Dissipatore rifiuti: cos’è, come funziona e perché installarlo in cucina

Come installare un dissipatore rifiuti

Molti pensano che installare un dissipatore rifiuti sia complicato, ma in realtà l’operazione è piuttosto semplice. Se hai un minimo di manualità puoi farlo da solo, altrimenti basta un intervento rapido di un idraulico.

Il dissipatore si monta direttamente sotto il lavandino, al posto del sifone. Dopo aver fissato la flangia al foro del lavello, si aggancia il corpo del dissipatore con il sistema di chiusura a baionetta e si collega il tubo di scarico.

Serve poi una presa di corrente standard da 220 V per alimentare il motore. Una volta collegato tutto, basta aprire l’acqua e accenderlo per verificare che funzioni correttamente.

Grazie al design compatto, i modelli più recenti si adattano anche agli spazi più ridotti e non richiedono interventi sull’impianto idraulico.

Ecco i principali passaggi di montaggio:

1. Rimuovere il vecchio sifone e pulire accuratamente la sede dello scarico;

2. Fissare la flangia del dissipatore al foro del lavello, utilizzando la guarnizione e l’anello di serraggio in dotazione; 

3. Collegare il corpo del dissipatore alla flangia (di solito si aggancia con un semplice meccanismo a baionetta); 

4. Connettere il tubo di scarico e, se necessario, l’attacco della lavastoviglie; 

5. Effettuare il collegamento elettrico (la maggior parte dei modelli funziona con una presa standard da 220 V); 

6. Verificare l’assenza di perdite e testare il funzionamento: apri l’acqua, accendi il dissipatore e controlla che triti correttamente i residui.

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